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Michele Di Salvo
20 Jan

Vi racconto le mie primarie

Pubblicato da Michele Di Salvo  - Tags:  primarie, partito democratico, Politica, Partecipazione, PD, Campania, comunicazione

Vi racconto le mie primarie

In questo “file allegato”, ben lontano da essere definito un vero e proprio instant-book, ho cercato di raccogliere le considerazioni e l'esperienza che ho fatto “partecipando” alle primarie in Campania.

Alla luce delle vicende della Liguria, ma anche sulla base di quanto successo in Calabria, in Emilia Romagna, e di quanto è emerso successo a Roma, credo ci siano cose, che ho cercato di dire nei mesi scorsi, che ritornano di straordinaria attualità, e che sono un po' anche il fulcro del perché, alla fine, ho scelto di fare un passo indietro.

Il rispetto delle regole è importante. Sopratutto per un partito di governo, che si candida a chiedere la fiducia dei cittadini in una regione che necessita decisamente di rispetto di regole certe. E se certe cose non avvengono prima "in casa nostra" difficilmente sarà credibile quando le si impone fuori. In questa fase occorre ricordare che "le primarie passano, ma il partito resta" – o almeno dovrebbe. Questo implica necessariamente una riflessione che porti ad almeno due elementi imprescindibili, validi ed accettati da tutti, indipendentemente dai nomi in campo per questa competizione.

In primo luogo regole certe, di accesso e partecipazione, per garantire "porte aperte" e accessibilità alle candidature attive vere, ma anche serietà nel portare avanti una campagna sui contenuti e su proposte che nascano dal partito, e che vengano sottoscritte dai candidati, e non viceversa come spesso si è sentito.

In secondo luogo, ma tutt'altro che secondariamente, strumenti di verifica e controllo "massimi", fossero anche eccessivi per qualcuno. Ma la fase politica e la storia delle primarie – in questa come in altre regioni - richiede "misure straordinarie" cui nessuno dovrebbe sottrarsi semmai attraverso un iper garantismo, nell'interesse proprio del partito, delle primarie, e del rispetto del voto che chiediamo ai cittadini.

Non basta, come qualcuno ha sostenuto, la volontà "politica" di accettare le candidature di Marco Di Lello e di Gennaro Migliore. Sarebbe un segnale devastante. Significherebbe dire "ai giovani" che per qualcuno la strada è in salita, devono raccogliere firme e rispettare scadenze ed essere "vagliati", mentre se sei parlamentare... politico di professione... hai accessi privilegiati a commissioni di garanzia e segreterie...

Serve proprio per questo un nuovo regolamento e una nuova procedura. E il tempo passato non sarà andato perso se impareremo da queste vicende di questi ultimi mesi per fare di meglio, e semmai anche in maniera più chiara e trasparente.

E non basta la "delega al dopo", alle verifiche, ai ricorsi, per dare segnali certi di correttezza e trasparenza. Occorre che "essere scorretti" costi più della correttezza, che la sanzione non sia l'ipotesi più remota in questo partito, che partecipare a "cose strane" non sia più conveniente né porti benefici. Occorrono regole rigide, che congelino il voto di qualsiasi sezione in cui dovesse esserci anche solo il dubbio di irregolarità. Occorre che chiunque "ne faccia parte" – come scrutatore, rappresentante del candidato, segretario di circolo, eletto – sappia che verrà intanto sospeso, e riammesso nel partito solo quando sarà stata fatta piena chiarezza. Solo così, con misure draconiane e straordinarie, forse, eviteremo un mare di polemiche che dilanieranno ancora una volta questo partito, facendoci perdere ogni credibilità.

Questa volta non abbiamo alibi, nessuno può dire di non sapere, che non c'è il rischio o che non ci sono sospetti. E nemmeno che nessuno ha fatto proposte per evitare le irregolarità.

Leggevo il verbale della commissione di garanzia in Liguria. Quanti lo hanno fatto? Quanto è triste leggere “il voto del seggio viene annullato” - annullando così anche il voto di tanti cittadini per bene che lì avevano espresso una preferenza. Ma è anche più triste leggere dei tantissimi casi in cui è scritto “il Collegio dichiara il non luogo a provvedere” o perché “non essendo sufficienti gli elementi forniti per deliberare su eventuali violazioni” - e io dico, e tu che ci stai a fare? Cercali e verificali! - o perché “ Nulla risulta dal verbale” - e che ti aspetti? Che uno nel seggio fa un'irregolarità e semmai la mette o consente che venga scritta a verbale? - o anche come ad Albenga “Non risultano allo stato elementi sufficienti per procedere ad annullamento. Sono in ogni caso in corso accertamenti da parte dell’Autorità Giudiziaria. Ciò premesso, il Collegio decide il non luogo a provvedere.” cioè, interviene l'autorità giudiziaria, e tu comunque consideri valido quel voto e non lo congeli (al limite, se proprio non vuoi annullarlo)?

Questi rischi sappiamo tutti essere concretissimi anche da noi, e non aver detto una parola chiara con proposte forti che rendano “drasticamente poco conveniente” la scorrettezza è assurdo e masochista.

In questi capitoletti ho cercato di raccontare un percorso, e di lasciarne traccia.
In un Partito che spesso ha poca memoria, delle cose, delle idee, delle persone, e delle dichiarazioni. E quando queste vengono “ripescate” si dice “vabbé ma nella vita si cambia idea” oppure “ma che vai a riprendere...” oppure, quasi sempre, nessuno ricorda che certe cose sono già state dette.

Qui c'è il racconto delle “mie primarie” - che sono finite, e che a me sono servite solo ed unicamente per cercare (talvolta disperatamente) di offrire il mio contributo politico e ri centrare l'attenzione sul tema delle regole e della questione morale in questo partito, che – e lo dico a malincuore – sento ogni giorno un po' meno “casa mia”.

  • Cosa sono le primarie e perché mi sono candidato

  • Il PD e il coraggio della questione morale

  • La sinistra e la questione morale

  • Prima di candidarmi

  • Alcuni numeri e mezzi

  • In ordine cronologico i post che ho pubblicato

  • Il mio ricorso alla Commissione di Garanzia

  • La decisione della Commissione Regionale

  • Il secondo ricorso (ad oggi senza riscontro)

  • Una direzione “ad personam”

  • Come l'ha presa la stampa

  • Un po' di rassegna stampa

  • Come è stata presa nel partito

  • In sintesi...

  • Work-in-progress ...ovvero del perché le regole sono importanti

  • Il contributo di Alessio Postiglione

Vi racconto "le mie primarie"

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